THE GAME
Guarda il video della Lectio Magistralis tenuta da Alessandro Baricco nel Salone Teresiano dell’Università di Pavia: https://www.youtube.com/watch?v=2fhsCxIDFcg
Guarda Alessandro Baricco raccontare la mostra THE GAME: https://youtu.be/WBySmxK7w50
Il Museo della Tecnica Elettrica di Pavia ha accolto nei suoi prestigiosi spazi THE GAME. Elettricità e rivoluzione digitale. Una mostra ispirata al libro di Alessandro Baricco, un percorso affascinante ideato con Scuola Holden che, dal 30 settembre 2022 al 28 febbraio 2023, ha raccontato gli ultimi 40 anni di evoluzione tecnologica che hanno modificato radicalmente la vita di ognuno di noi.
L’esposizione, curata da Carlo Berizzi e Francesco Pietra, guida tra le “epoche” della rivoluzione digitale, presenta i protagonisti, indaga il passato e rilancia verso il futuro della tecnologia.
La mostra, organizzata dal Museo della Tecnica Elettrica dell’Università di Pavia e ideata con Scuola Holden, ha goduto dei patrocini di Università di Pavia, Provincia di Pavia e Museimpresa, ed è stata realizzata in collaborazione con Biblioteca Universitaria di Pavia – MiC, Amazon.it, Corriere della Sera, Centro Documentazione Rcs e Ctrl+Alt Museum.
Il viaggio parte dall’epoca Classica (1981-1997) in cui avviene la digitalizzazione di testi, immagini e suoni, viene realizzato il primo PC e creata la rete. Il PC IBM, il famoso Commodore 64, la macchina fotografica digitale, le prime mail, fanno tutti parte di questo periodo in cui si sviluppa un nuovo sistema di circolazione delle informazioni. Nascono i motori di ricerca per navigare in questo nuovo mondo e iniziano le prime vendite online.
Nell’epoca della Colonizzazione (1999-2007) il digitale si avvicina a tutti, vengono creati i social ed entrano in commercio gli smartphone, tutte novità che permettono di rimanere sempre connessi con il digitale; aprono Wikipedia, YouTube ma anche Linkedin, MySpace e Facebook, prendono forma: luoghi dove condividere non solo informazioni e dati ma anche la nostra storia e la quotidianità, ritroviamo oggetti iconici del nostro recente passato come il Kindle, il BlackBerry Quark o il primo iPhone.
Si arriva infine all’epoca del Game, gli anni in cui stiamo vivendo, dove tutto corre veloce e la distanza tra uomo e macchina si riduce sempre più, dove la tecnologia può risolvere i piccoli problemi quotidiani e la realtà ci propone una “umanità aumentata”. Una vita completamente connessa, in cui non c’è più distinzione tra mondo reale e mondo digitale, dove le App come Netflix, WhatsApp, Uber, iCloud o TikTok gestiscono una buona parte della nostra giornata; mentre applicazioni, realtà aumentata e virtuale, assistenti vocali interagiscono, eseguono compiti e dialogano con gli umani ma sono solo l’anteprima di un nuovo orizzonte ancora tutto da scoprire: l’intelligenza artificiale.
Un esteso corpus di strumenti tecnologici, grafiche, articoli di giornali, illustrazioni e una dettagliata linea del tempo portano a conoscere i protagonisti di questo cambiamento, i passaggi chiave che lo hanno causato e aiutano a riflettere sulla rivoluzione avvenuta negli ultimi quarant’anni, sia riguardo gli oggetti quotidiani, sia nella società che li ha creati e resi indispensabili. Una videoinstallazione dello studio creativo TWOSHOT animava tre tavoli su cui sono collocati i pezzi più iconici delle diverse epoche rendendo lo spazio centrale dell’esposizione immersivo, animando i prodotti e amplificando le connessioni tra loro. Uno schermo touch consentiva di navigare in una importante selezione di articoli e prime pagine provenienti dall’archivio del Corriere della Sera che mettono in relazione l’evoluzione tecnologica con i principali eventi della storia recente.
La mostra presentava anche i ritratti dei personaggi protagonisti del Game rielaborati dall’artista Alessandro D’Aquila.
È stato possibile vivere l’esperienza del Game attraverso due percorsi che intrecciano la storia del Museo della Tecnica Elettrica: il Percorso Master si estendeva per tutto il museo, ripercorrendo la storia dell’elettricità – dalla pila di Volta fino al generatore a fusione nucleare Eta Beta II – e narrando le invenzioni che ci hanno portato all’Epoca del Game; il Percorso Explorer, invece, introduceva direttamente alla Sala del Game e al racconto della rivoluzione digitale dando la possibilità in un secondo momento di muoversi liberamente per il museo e approfondire le tematiche che più interessano. Era inoltre possibile lasciarsi guidare dalle Connessioni rappresentate da oggetti della collezione museale che uniscono la storia dell’elettricità con quella del Game. Questi elementi erano riletti con gli occhi di chi “abita” nel mondo digitale: il telegrafo rappresenta la prima smaterializzazione della comunicazione, le turbine raccontano la disponibilità elettrica per tutti, il Carosello dei telefoni l’evolversi verso una connessione veloce e di massa.